ARIA DI FESTA ALLA DURST DI BRESSANONE – di Ugo Cardinale – 20.03.2014

Aria di festa oggi a Bressanone, dove si sono svolte le finali provinciali delle Olimpiadi di italiano delle scuole di lingua tedesca e delle zone di lingua ladina (21 istituti superiori iscritti, 694 studenti iscritti alla gara d’istituto, 41 finalisti divisi in due sezioni, primo biennio e secondo biennio più quinto anno). Un buon segno quando una comunità linguistica bilingue dimostra di volere coltivare entrambe le lingue, anche quella che non è materna, e di stimolare i propri studenti a partecipare a competizioni che hanno a cuore la loro padronanza linguistica e interculturale. La presenza di due lingue a contatto può essere una ricchezza, quando non spirano venti di guerra come quelli che turbano oggi la Crimea; un aiuto a relativizzare i propri atti di pensiero, non per arrivare al relativismo assoluto, ma per saper comporre la diversità, senza annullarla.  E studiare bene i due sistemi linguistici, nella consapevolezza che sono diversi, ma che il confronto culturale e linguistico è un vantaggio nel mondo di scambi internazionali in cui viviamo, è sicuramente un valore aggiunto nella formazione di un giovane d'oggi. I ragazzi che hanno affrontato queste prove si sono trovati a dover superare alcuni scogli, non facili, sul lessico, sulla sintassi e sulla morfologia italiana, e a dover capire i nodi di un testo che è fatto di trame sottili e di connettivi insidiosi. Grande merito va anche all'équipe degli insegnanti (prof. Corbetta, Prof. Guardigli, Prof. Rizzi, Prof Santoro) che con entusiasmo hanno saputo organizzare un evento esemplare, sicuramente da imitare. Gratificante sarà per i vincitori, Elena Bifano dell’ Istituto Superiore di Vipiteno e Tommaso Erlicher del Liceo classico dei padri Francescani di Bolzano, la partecipazione alle gare finali a Firenze delle Olimpiadi di italiano a fianco dei giovani di tutt'Italia e dall’estero. Anche a Firenze ci sarà, tra i vincitori un premiato di una scuola di lingua tedesca della provincia di Bolzano  a raccogliere la soddisfazione di essersi cimentato con onore a fianco dei madrelingua italiani.

Ugo Cardinale